Gli accessori migliori per cucire meglio (parte 1)

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I miei lettori spesso mi chiedono consigli per i migliori accessori per cucire, macchine da cucire, stoffa, ecc. Potrei parlare per giorni e giorni dei prodotti che amo, ma ahimè, non sarebbe molto pratico. Quindi ho deciso invece di creare una nuova rubrica di post che si chiama Cucicucicoo Consiglia per rispondere a queste domande.

Il segreto per cucire meglio è sapere sia le tecniche che gli attrezzi giusti. Ecco gli accessori migliori per lavorare meglio con risultati più professionali! www.cucicucicoo.com

Va a vedere il resto della rubrica qui!

Cerchi consigli su attrezzatura per cucire meglio? Ecco le macchine, accessori, stoffe e libri migliori per avere i risultati migliori! www.cucicucicoo.com

Ho già scritto qualche mese fa su come scegliere la tua prima macchina da cucire, e oggi vorrei parlare di quelli che considero gli accessori per cucire migliori sia per principianti che sarti avanzati. Questi prodotti renderanno più facili i tuoi progetti di cucito, e anche più professionali!

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Ovviamente è importantissimo sapere le basi del cucito per poter creare vestiti ed oggetti fantastici, quindi se sei ancora alle prime armi, ti consiglio di guardare il mio corso GRATUITO Impara a Cucire a Macchina. Si può spesso capire la capacità di un sarto dalla qualità del suo lavoro. Ma esistono certi strumenti che rendono molto più semplici certe tecniche e danno un vantaggio a chi li utilizza.

Se hai mai messo piede in un negozio di tessuti ben fornito, avrai notato che ci sono circa un milione di accessori di cucito. Alcuni sono strumenti che servono davvero mentre altri sono opzionali con cui puoi fare a meno, ma che aiutano molto con il cucito. In ogni categoria qui sotto, spiego quali prodotti sono assolutamente necessari e quelli che puoi procurare con calma se stai iniziando solo ora a cucire, ma che consiglio di prendere prima o poi.

Ho anche un fantastico elenco GRATUITO degli strumenti essenziali per il sarto principiante per tutti gli iscritti alla Newsletter di Cucicucicoo. Iscriviti alla Newsletter qui per poter accedere a decine di modelli, template e altri progetti stampabili. Se sei già iscritta, basta guardare in fondo all’ultima Newsletter arrivata per il link e la password per entrare.

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Ok, basta con le chiacchiere, parliamo degli accessori per cucire consigliati da Cucicucicoo!

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Strumenti per misurare:

Gli accessori migliori per lavorare meglio con risultati più professionali! Usa il metro e il calibro da sarto!

Hai mai sentito il modo di dire, “Misura due volte, taglia una volta”? Puoi prendere la misura tutte le volte che vuoi, ma non si torna indietro dopo il primo taglio. E se vuoi che i vestiti e gli oggeti che cuci siano della misura corretta, devi misurare il corpo o quello per cui cuci correttamente. Consiglio di usare strumenti per misurare con sia gli inches (pollici) che i centimetri e così potrai seguire istruzioni anche in inglese senza dover convertire tutto.

Righello classico. Immagino che avrai già un righello di 30 cm in casa. Ti sarà utilissimo molto spesso, quindi tienilo sempre a portata di mano. Uso spesso anche il mio righello per patchwork (di cui parlerò nella categoria “Strumenti per tagliare” qui sotto) e un metro avvolgibile rigido per misurare tessuti.

Metro da sarto. Fortunatamente, il mondo non è fatto di solo linee dritte, soprattutto non il corpo umano, quindi bisogna assolutamente avere un metro da sarto flessibile. Preferisco il tipo avvolgibile, ma puoi tranquillamente scegliere il tipo più tradizionale. Ho comprato questo metro a canguro pugile anni fa allo shop del Museo Madre a Napoli, ma non l’ho più visto in vendita da nessuna parte. Ho anche un metro avvolgibile da due soldi che tengo nella borsa quando porto il mio lavoro fuori casa.

Calibro da sarto. Questo piccolo righello scorrevole non è assolutamente essenziale, ma rende tutto più semplice quando devi fare gli orli o segnare il tessuto lungo curve. Si mette la parte scorrevole alla lunghezza desiderata, e così vedi subito dov’è 1,5 cm, ad esempio, senza sempre dover cercare il segno microscopico su un metro normale per ogni segno che fai.

Marcatori di tessuto:

Gli accessori migliori per lavorare meglio con risultati più professionali! Capisci la differenza tra i diversi marcatori di tessuti.

Ci sono tanti modi per segnare il tessuto in un modo non permanente, ed è consigliabile avere più di uno strumento There are a lot of different ways to mark fabric in a non-permanent way, and you may want to have more than one tool to use in different situations and on different fabrics. It’s important to remember that there is NO guarantee that any of these marking tools will disappear 100% from your fabric, so it’s always best to test them on a scrap of the fabric being used before marking up your project.

Il marcatore classico è il gesso da sarto, ottimo perché si spazzola via senza lasciare segno. Ho diversi tipi, ma il mio preferito è questo tipo con un supporto di plastica e una lama per affilarlo. Il gesso in altri colori è utile con tessuti bianchi o molto chiari. Un variante moderno è lo stick di gesso in polvere con la ruota, che lascia una linea dritta  e sottile che si toglie facilmente. Se finisce il gesso in polvere, ci sono le ricariche.

A volte il gesso si toglie troppo facilmente e non funziona bene su certi tessuti. In questi casi, consiglio di provare una penna con l’inchiostro delebile all’acqua, che uso frequentemente. Si vede bene l’inchiostro azzurro su quasi tutte le stoffe e rimane abbastanza tempo da poterci lavorare, e si toglie subito con un po’ d’acqua. Mi è capitato, però, che l’inchiostro sembrava scomparso, ma poi una volta asciutto di nuovo, si vedeva di nuovo, quindi bisogna sempre provarlo prima su un ritaglio del tessuto che usi per il progetto.

Alcune persone adorano una penna simile, il pennarello con l’inchiostro che scompare da solo, ma non mi piace il fatto di non a vere il controllo su quando scompaiono i segni. Ho trovato che i segni scompaiano quasi subito quando la penna diventa un po’ vecchia, e questo è molto frustrante!

Queste penne marcatori sono molto convenienti, ma costano di più rispetto ad una penna qualunque. Per fortuna ci sono delle penne normali non pensato per usi del cucito, ma che funzionano benissimo per fare segni non permanenti sulla stoffa. I pennarelli lavabilissimi di Crayola sono stati creati per bimbi piccoli che inevitabilmente si colorano mentre fanno gli artisti. Funzionano bene anche sui tessuti, sono in tanti colori, e si lavano quasi sempre perfettamente. Le penne Pilot Frixion si cancellano e si lavano pure. L’inchiostro si toglie con il calore, quindi di solito scompare quando lo stiri. Una volta ho perso il lavoro di una buona mezza giornata quando ho passato un foglio pieno di appunti importanti nello stampante, il quale calore ha cancellato ogni segno della penna. Mi piace usare queste penne per ricalcare i disegni di ricamo sul tessuto perché la punta è così sottile.

Ma ripeto: fa SEMPRE qualche prova sui ritagli della stoffa che usi nel progetto per controllare che si toglierà!

Strumenti per tagliare:

Ti prego, non cercare di tagliare tessuti con le tue forbici di casa con residui di colla. Resterai solo frustrata. Ti servono delle forbici molto affilate da usare esclusivamente con stoffa perché le lame diventeranno molto meno affilate se le usi per altre cose. E nello stesso modo, non far usare le forbici per tessuti da nessuno se non hanno intenzione di tagliare appunto il tessuto. Alcune persone scherzano di mettere letteralmente le forbici sotto chiave, ma un modo meno drastico sarebbe annodare un pezzo di lana intorno ad un anello dell’impugnatura in modo che non vengono confusi per le forbici di casa.

Gli accessori migliori per lavorare meglio con risultati più professionali! Capire la differenza tra diversi tipi di forbici da sarto.

Forbici. Ci sono tanti tipi di forbici da sarto. Ecco una parte della mia collezione. Quelli a sinistra sono forbici da sarto classici cher erano di mia madre. Bisgona avere almeno queste forbici perché si usano per la maggior parte di tagli nel cucito.

Gli altri tipi di forbici non sono assolutamente necessari, ma molto utili per usi specifici. Le cesoie da sarto hanno un’apertura per la mano più grande su un lato e la lama inferiore rimane contro il tavolo mentre si taglia un modello. Le mie sono quelle economiche di Ikea, e devo dire che non sono per niente male considerando quello che costano.

Le forbicini da ricamo sono ottime per tagliare applicazioni o altri pezzi piccoli di precisione. Le forbicicon le lame a zig zag si chiamano forbici tagliacampioni. Si usano spesso per tagliare i bordi interni delle cuciture non rifinite perché lo zig zag si sfilaccia meno di un taglio diritto. Noi non trattiamo i nostri vestiti con molta delicatezza, quindi preferisco rifinire i bordi cucendoli. A volte uso le forbici tagalicampioni per intagliare le curve delle cuciture (ne parlo qui).

Altri strumenti per tagliare. Ogni quilter ha il cutter a rotella, il tappetino da taglio e il righello per patchwork, ma sono incredibilmente utili anche per tanti altri tipi di cucito. Possono sembrarti costosi, ma il tappetino e il righello dureranno parecchio tempo se li tratti bene, e ti fanno risparmiare un sacco di tempo e fatica quando si tagliano linee dritte. Non devi prendere subito questi strumenti quando inizi a cucire, ma consiglio di fare l’investimento se vuoi continuare a cucire.

Gli accessori migliori per lavorare meglio con risultati più professionali! Usare il cutter con il righello da quilting sulla base da taglio ti fa fare tagli precisi e veloci!

I taglierini rotanti si trovano in tre misure. Quello 60 mm e 45 mm sono utili per tagliare tante linee dritte, mentre quello 28 mm è utile per tagliare le curve (ovviamente senza righello). La marca più famosa è Olfa e io ho il taglierino rotante Olfa di 45 mm e quello di 28 mm. Siccome sono un po’ imbranata, li faccio cadere di tanto in tanto e questo fa ammaccare la lama. In questo caso si possono comprare le lame di ricambio, ma fa attenzione a prendere la misura corretta e di toccarle con molta attenzione. Ci sono anche le lame decorative, non dritte, ma non le ho mai usate io.

Tappeti da taglio sono la base su cui tagliare con i tagierini. Di solito sono verde e ci sono diverse dimensioni. La superficie è particolare nel senso che i tagli si chiudono lentamente in modo che non rimane rovinata. (Questo articolo in inglese spiega come idratare la base da taglio per prestazione ottima.)

Questi tappeti hanno una griglia stampatoci sopra, a volte su entrambi i lati, in pollici, centimetri o entrambi, e spesso anche delle linee diagonali e curve che io onestamente non uso mai, ma sono utili per il patchwork. Io ho due basi di taglio: una piccola A4 20 x 28 cm della marca tedesca Rayher, che uso di solito con un taglierino (uso questo di Artemio) per crafting, ad esempio fare gli stencil di freezer paper, e questa base grande 60 x 90 cm di Olfa che uso molto frequentemente per tagliare la stoffa.

I righelli da patchwork sono quelli speciali che si usano con il taglierino rotante. Hanno una griglia in pollici o centimetri e sono trasparenti da poter vedere la stoffa sotto. Quando tagli, si allinea il tessuto sulla griglia del tappettino e/o con la griglia del righello, e si taglia lungo il bordo. Ci sono tante dimensioni di questi righelli. Ho questo righello 15 x 60 cm.

Strumenti per fissare:

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Dopo aver tagliato il tessuto in dei pezzi, bisogna fissarli insieme per poterli cucire. Lo strumento più usato per farlo sono gli spilli, ma ci sono anche altre soluzioni.

Spilli. Ci sono diversi tipi di spilli dritti, ma io uso solo tre tipi. Uso questi spilli con la capocchia di vetro per quasi tutto. Cerco di evitare quelli con la capocchia in plastica perché si possono squagliare se ci passi il ferro da stiro sopra. Come ho scritto nel mio post su come cucire la maglina, è importante usare gli spilli con la punta a sfera quando si cuce il jersey e altri tessuti elasticizzati per evitare di rovinare le fibre. Un altro tipo di spillo molto utile sono gli spilli per seta. Questi spilli molto sottili non lasciano fori nei tessuti come possono fare gli spilli più spessi.

Ti servono sicuramente anche alcune spille da balia. Mi piace usarle per segnare dove deve finire l’orlo o altre cose con i capi quando li provi. Sono utilissime anche per far passare un cordoncino o elastico dentro una coulisse.

Molette per cucire (Wonder clips) A volte è importante evitare di creare piccoli fori nella stoffa, ad esempio PUL e altri tessuti laminati. In questi casi le Wonder clips, mollette di plastica con un lato piatto, sono perfette. Ci sono diversi colori e misure.

Puntaspilli. Ci sono tantissimi modi per raccogliere gli spilli, e di tanti stili e materiali. Il classico puntaspilli negli Stati Uniti è a forma di pomodoro con una piccola fragolina attaccata. Questa fragola è riempita di polvere di smeriglio. Infilando spilli e aghi più volte in quella fragola li pulisce e affila.

Alcune persone preferiscono i puntaspilli da polso, e altre i puntaspilli magnetici. Non mi piace il primo perché mi dà fastidio, e non mi piace il secondo perché preferisco trovare lo spillo sempre con la testa in alto in modo da non pungermi il dito, ma la scelta sta a te.

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Consiglio avere più di un puntaspilli per poter tenere separato ogni tipo di spillo (quindi uno per gli spilli normali, uno per quelli con la punta a sfera, uno per quelli per seta). Ho ancora un altro puntaspillo per gli aghi da macchina usati a metà. Ho diviso un piccolo puntaspilli in degli spicchi e ho contrassegnato ciascuno con un pennarello indelebile. Metà è per aghi per tessuti normali, l’altra metà per tessuti a maglia. Poi ciascun metà è divisa per ogni misura di ago, da 8/60 a 18/110. Ho poi disegnato una linea intorno al puntaspilli per poter mettere gli spilli per la macchina tagliacuci nelle stesse categorie, ma tenendoli sempre separati.

Leggi la seconda parte di questo post qui.

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Se trovi che questi consigli siano utili, pinnali qui!

Il segreto per cucire meglio è sapere sia le tecniche che gli attrezzi giusti. Ecco gli accessori migliori per lavorare meglio con risultati più professionali! www.cucicucicoo.com

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20 commenti su “Gli accessori migliori per cucire meglio (parte 1)”

  1. Carissima! Chiara e precisa…..come sempre: subito al dunque senza tergiversare!! Naïf su questo argomento….mi hai fatto venire la voglia di provare
    Grazie
    Donatella

    Rispondi
  2. Grazie per le cose utili che scrivi,anch’io amo utilizzare le stoffe che ho in casa:camicie di mio marito e delle mie amiche,lenzuola ..e altro perchè sanno che non butto mai niente.Purtroppo spesso manca lo spazio per accatastare i vari indumenti per il riuso e a volte mi sento sommersa dalle cose e dalle idee che potrei concretizzare…ma continuo a conservare.Ti auguro Buone Feste in famiglia.

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    • Ho lo stesso problema con gli spazi, Daniela! Ho dei contenitori di vestiti da refashionare in ogni buco della casa! In estate ho tolto molti di questi vestiti e li ho donati perché mi sembrava eccessivo… e mi serviva lo spazio! Auguri anche a te e alla tua famiglia!

      Rispondi
  3. E’ un articolo molto utile, complimenti!
    Io sono una sarta alle prime armi, e infatti ho pochi di questi strumenti: 2 paia di forbici (uno grande e uno medio), puntaspilli e spilli, metro da sarta pieghevole. Credo che mi comprerò presto il tappeto da taglio e il gessetto (ieri sera ho cucito le tende per la cucina e ho disegnato la riga lungo la quale tagliare con un pastello sul retro della stoffa, facendo dei segni col metro da sarta 🙁 quasi mi vergogno a dirlo!).
    Aspetto con ansia i tuoi prossimi articoli, soprattutto quello sui libri di cucito!
    A proposito: perchè non aggiungere anche un articolo con qualche consiglio su come organizzare l’angolo del cucito in casa?

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    • Sono contenta che ti sia stato utile, Sara! Il tappeto da taglio è fantastico e lo uso spesso. Un giorno vorrei fare un video su come usarlo. Ma sai qual’è il mio trucco per “tagliare” lunghe strisce di stoffa? Ne ho già parlato in questo post. Praticamente si fa un taglio al bordo del tessuto nella direzione in cui vuoi che sia tagliato. Si prende un lato del taglio in ciascuna mano e… si strappa! Il tessuto si strappa in una linea perfettamente dritta. Anch’io questo estate ho “tagliato” un sacco di stoffa in questo modo per fare tende e non solo. è un metodo utilissimo! 🙂
      Non ho proprio pensato di fare un articolo sulla organizzazione dell’angolo di cucito più che altro perché sono casinista di carattere e la mia stanzetta del cucito è sempre terribilmente caotica! Ma ci penso sopra…! 🙂

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  4. Buon giorno, ho gradito i suoi consigli sugli strumenti più utili per ottenere ottimi risultati nell’ambito del cucito creativo, che è quello che più mi affascina. Poiché sono un’autodidatta
    le chiedevo di indicarmi come si usano gli stabilizzatori, sia per applique che per altri lavori, e quali sono le marche migliori. Le nella sua mail parlava di tessuto a strappo ma non sono riuscita, anche guardando tanti tutorial, a capire cosa sia e come e quando si usa.
    Le sarei grata se potesse aiutarmi. Buona giornata. Paola

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  5. Ciao Lisa!! non posso dirti altro se non GRAZIE!
    Sto utilizzando il tuo sito per cominciare a sviluppare il mio sogno, lo trovo dettagliato e sviluppato in perfetta sinergia con una mente che sta entrando in questo meraviglioso mondo.
    Passo dopo passo, è sempre più affascinante.
    E’ un regalo, online! sto trascrivendo tutto ciò che insegni in quella che è la mia agenda “del sapere”, una volta completata sono certa di poter dire di avere delle solide basi da cui partire.
    Ancora GRAZIE!
    Passa una bella giornata, un abbraccio forte

    Rispondi
    • Sono contentissima di esserti d’aiuto! Ti consiglio di procedere una lezione alla volta con il corso di cucito. L’ho creato in modo che chi non ha mai cucito può seguire le lezioni e i tutorial in ordine proposto!

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