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Questa è la seconda parte del post “Accessori migliori per cucire meglio” della rubrica Cucicucicoo Consiglia. Puoi leggere i motivi per cui ho creato questa serie e tante cose sugli strumenti migliori per misurare, segnare, tagliare e appuntare qui nella prima parte.
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Strumenti per cucire:
Ora che abbiamo fatto tutto il lavoro di preparazione, è finalmente giunto il momento di cucire! E questo significa che ti serve qualche tipo di ago e filo.
Aghi per macchina da cucire. Guardiamo l’ago da vicino. La parte più larga sopra si chiama codolo ed è la parte che si inserisce dentro la macchina da cucire. Il retro del codolo è piatto e di solito è lì che si trova la marca e il numero dell’ago. Alcune marche hanno un codice a colori per differenziare gli aghi per misura e tipo. Ad esempio, gli aghi di marca Singer 90/14 per tessuti, come si vede sopra, hanno un codolo rosso con una striscia azzurra sotto. Questi colori variano da marca in marca. Lo stelo è la parte centrale dell’ago e presenta una scalanatura, dove entrerà il filo quando l’ago passa attraverso il tessuto. Lo scalfo è la tacca sul retro in fondo dello stelo ed è necessario per tirare su il filo della bobina da sotto il tessuto. Il buco verso la punta si chiama cruna ed è dove si inserisce il filo. Questa animazione fa capire come i due fili (dell’ago e della bobina) diventano cuciture. (Quest’altra animazione, pure, è affascinante!)
Le misure standard vanno da 60/08 a 120/19. Il primo numero è la misura europea mentre il secondo si usa negli Stati Uniti, anche se spesso si trovano entrambi. Il più basso il numero, più stretto è l’ago. Per il cucito quotidiano va bene un ago 90/14. 60/08 o 70/09 vanno bene per tessuti molto leggeri, ad esempio il chiffon, e non creano fori grandi nel tessuto. Cucendo un tessuto molto pesante, ci vuole un ago largo e resistente abbastanza da passare attraverso la stoffa, quind sono adatti o 100/16 o 110/18.
Di solito uso gli aghi della marca Schmetz, ma come si vede sopra a volta ho usato anche della Singer. Se stai all’inizio, consiglio un pacco con numeri assortiti di aghi universal. È sempre utile avere delle misure estreme, ad esempio gli aghi 8/60 per tessuti molto leggeri e aghi 19/120 per tessuti molto pesanti.
Quando scegli l’ago, bisogna considerare anche il tipo di tessuto, non solo il peso. Gli aghi più communi sono quelli per stoffe a trama (a sinistra sopra, anche chiamati “universal”) e quelli con la punta a sfera per stoffe a maglia (sopra, a destra), a volte chiamate “jersey”. La punta dell’ago per tessuti a trama è molto appuntita per poter perforare la stoffa facilmente. Come ho già menzionato con gli spilli, perforare la stoffa a maglia la danneggi. L’ago con punta sfera per maglia è meno appuntito quindi, invece di perforare, passa tra le maglie, lasciandole intatte. Così la stoffa rimane elastica e le fibre delicate non si rompono.
Quando avrai più esperienza potrai cominciare ad usare una varietà di aghi. Ad esempio, gli aghi per jeans hanno la punta molto affilata e quindi può bucare questo tessuto molto pesante. Gli aghi con doppia cruna hanno appunto due crune una sopra l’altra, per poterli infilare con due filati di colori diversi, creando cuciture multicolori.
L’ago specializzato che uso di più è l’ago gemello ovvero il doppio ago, che sono perfetti per fare gli orli o altre cose. Ci sono gli aghi gemelli universali per i tessuti a trama, ma di solito uso gli aghi gemelli stretch per stoffe di maglia e altri tessuti elasticizzati, perchè questo ago crea una cucitura leggermente elastica. Ci sono diverse larghezze di questo ago (lo spazio tra i due aghi), e la scelta dipenda dalla tua preferenza personale. (Di solito scelgo quelli più larghi.)
Ogni tipo di ago ha un suo uso specifico, quindi è importante tenerli separati tra loro. Come ho già menzionato, ho un puntaspilli diviso in sezioni per tenere in ordine i miei aghi usati solo a metà.
Aghi per cucire a mano. Anche se cuci tutto a macchina, ci sono alcune situazioni in cui non puoi fare a mano di fare qualche punto a mano, ad esempio quando bisogna chiudere un’apertura con il punto invisibile. Consiglio un set di aghi assortiti, e così avrai sempre quello più sottile per i tessuti leggeri e quello più grosso per il tessuto più pessante. È anche utilissimo avere aghi con crune diverse. Uso spesso gli aghi con la cruna larga per infilare i diversi fili dalla tagliacuci e cucire con nastro, lana o filo doppio.
Filo per cucire. Quanti colori e tipi! Porta il tessuto al negozio per poter scegliere il colore più simile. Il modo migliore per trovare quello più esatto è staccare il filo dal rocchetto e stenderlo sopra il tessuto. Così avrai un’idea migliore come sarà con un solo filo contro il tessuto invece di tutta la spola. Un’altra opzione è scegliere un colore a contrasto per aggiungere un elemento d’interesse visuale. Guarda le cuciture dei tuoi jeans. Quel tinto arancione sta bene con il tessuto blu, non ti pare?
Come abbiamo visto con tessuti e aghi, ci sono parecchi tipi e fibre di filo, alcuni dei quali si vedono nella foto qui sopra. In alto (azzurro) c’è un filo molto sottile per ricami. Non è abbastanza resistente per fare cuciture. Poi, in senso anti-orario, abbiamo un filo di cotone di peso medio (lilla). Questo va benissimo per uso generale con tessuti di cotone. Il filo di poliestere (verde oliva) è probabilmente il tipo più versatile ed è molto più resistente del filo di cotone. Perciò è un’ottima scelta per i tessuti elastici perché difficilmente si rompe. Si usa il filo pesante (nero) per tessuti molto pesanti o, come lo uso io, per attaccare i bottoni ai cappotti. Il filo elastico (bianco) è essenziale per alcune tecniche speciali, tipo pieghine.
Personalmente, adoro il filo di poliestere Gutermann e cerco di usarl il più possibile. Prendo rocchetti di 1000 metri di bianco e nero, poi rocchetti più piccoli di altri colori. Altrimenti, uso Coats Cucirini Tre Cerchi Rosso, che si trova facilmente in Italia. Ma ricorda che ci sono tante altre marche di filo di alta qualità, ad esempio Aurifil, Sulky e Coats & Clark, quindi prova sempre diversi tipi e scegli quello che preferisci.
Un’altra cosa da ricordare è che la qualità di filo varia molto. Un filo economico, tipo quello che si trova in quei kit gratuiti di cucitura o in negozi stile tutto mille lire, spezza subito. Se non mi credi, guarda questo articolo per vedere diversi tipi di filo sotto un microscopio. Forse avrai voglia di usare qualche filo vintage che trovi a casa di qualche parente anziana, ma credimi, il filo diventa vecchio e fragile. Spendi quei due euro in più per comprare un filo decente e ti prometto molti meno casini, meno malaparole, e molto più divertimento. Dà valore al tuo lavoro con materiali di qualità!
Bobine. Quasi tutte le macchine da cucire nuove hanno qualche bobina in più, ma è consigliabile comprarne qualcuna in più per poter tenere diversi colori uguali ai tuoi fili.
Diverso da molti altri accessori di cucito, non esiste una bobina universale. Bisogna fare molta attenzione a prendere il tipo e la dimensione corretta per il modello di macchina da cucire che usi. Possono essere diverse tra modelli anche della stessa marca. La mia vecchia Singer portava una bobina di plastica trasparente della dimensione classica dello stile di caricamento dall’alto, ma la mia Elna Lotus di ora usa lo stesso stile ma di dimensione più alta. Quindi quando ho cambiato macchina, ho dovuto comprare tutte bobine nuove. Un’altra macchina che ho usato in passato portava le bobine di metallo invece di quelle di plastica.
I venditori di macchine da cucire insistono che le bobine ufficiali delle marche delle macchine da cucire non sono in realtà di plastica, ma di qualche tipo di roba di qualità migliore. A dire il vero, non ho mai notato una differenza tra quelle costose di marca e quelle di plastica economiche. Ho comprato queste bobine trasparenti economiche più di una volta e non mi hanno mai dato problemi. Sono le bobine più alte che vanno bene per la Elna Lotus e molte altre marche e modelli. Se hai qualche dubbio sul tipo da prendere, porta una originale della tua macchina da cucire in una merceria o concessionario di macchine da cucire e chiedi aiuto.
Non avvolgo mai le bobine fino al bordo perché a volte la pressione del filo avvolto può rompere i lati, ma comunque le bobine avvolte troppo spesso non girano bene dentro la macchina.
Piedini per la macchina da cucire. La maggior parte delle macchine da cucire hanno già in dotazione qualche piedino intercambiabile che si usa spesso, ad esempio il piedino zig zag, il piedino per cerniere, il piedino asolatore e il piedino per l’orlo arrotolato. C’è un numero apparentemente infinito di piedini con delle funzioni molto specifiche, ma non sentirti obbligata a comprarli tutti. Consiglio di comprare un piedino nuovo solo quando vedi che ti aiuterebbe molto con una tecnica che usi molto.
È molto importante ricordare che i piedini non funzionano su tutte le macchine, quindi bisogna fare attenzione a comprare piedini compatibili con il tuo modello di macchina. La maggior parte dei piedini ha un gambo con attacco in alto o in basso, ma alcune marche, ad esempio la Bernina, hanno meccanismi per l’attacco completamente diversi.
Io ho parecchi piedini (più di quelli che si vedono qui), ma raramente li uso. Di solito utilizzo quelli di cui ho già parlato, e poi anche il piedino a doppio trasporto. (Il mio corso Impara a Cucire a Macchina ha lezioni su come usare il piedino asolatore e il piedino doppio trasporto.)
Altri Strumenti:
Taglia asole. Purtroppo non si possono sempre evitare gli errori, e per questo il tuo taglia asole è il tuo amico migliore e ti deve sempre stare vicino! Sono utilissimi per strappare le cuciture sbagliate e anche per smontare i vestiti per fare i refashion. Probabilmente non ti piace strappare le cuciture fatte, ma se ti risparmia il dispiacere di dover buttare un progetto intero, credimi, vale la pena farlo! Ho recentemente comprato questo taglia asole ergonomico e mi piace tanto!
Come dice il nome, si usa il taglia asole anche per aprire le asole. Se hai intenzione di fare tante asole, potrebbe valere la pena prendere uno scalpello per tagliare le asole, come questo. (Non l’ho mai usato, ma ne ho sentito parlare molto bene.)
Bottoni e bottoncini a pressione. A proposito di asole, probabilmente prima o poi dovrai usare i botoni. A me piace moltissimo fare bottoni rivestiti dello stesso tessuto usato nel progetto. Sono semplicissimi da fare con questo attrezzo per ricoprire i bottoni. Si comprano i bottoni da ricoprire a parte della dimensione desiderata, e ci si applica il tessuto seguendo le istruzioni dell’attrezzo. Sono veloci e facili da fare e il lavoro ha un bel effetto con i bottoni abbinati al resto del lavoro.
A volte è meglio usare i bottoncini a pressione, ovvero gli automatici, al posto dei bottoni. Uso quelli che si cuciono a mano solo quando non voglio che siano visibili all’esterno del lavoro, ma di solito uso una pinza speciale per gli automatici. Esistono in tante misure, quindi bisogna fare attenzione a comprare quelli che funzionano con la tua pinza. Molte persone che conosco che cuciono gli assorbenti mestruali lavabili e i pannolini lavabili, e quindi a cui servono i bottoncini robusti di buona qualità, usano gli automatici di plastica resistente della marca KAM. Consiglio questo kit di pinza e automatici KAM di tanti colori a chi inizia ad usarli. Personalmente preferisco i bottoncini di metallo perché di solito cerco di evitare la plastica e mi sento che siano più robusti rispetto a quelli di plastica. Quello di metallo, però, sono più costosi e anche più difficili da trovare. Ho questa pressa industriale per gli automatici e la uso con questi bottoncini colorati di metallo (solitamente misura 16), che ho sempre preso a The Snap Store. (NON consiglio gli automatici di plastica di questo sito. Ho avuto parecchi problemi ad applicarli e con il tempo a volte si staccano.)
Kit per rivoltare i tubi. Hai mai cercato di rivoltare sul dritto una lunga striscia sottile di tessuto? Non è sempre semplicissimo, e perciò adoro questo kit per rivoltare in tre misure. È perfetto per rivoltare anche i pezzi più piccolini dei pupazzi e lo uso spesso.
Lampada con lente di ingrandimento. Se fai fatica a vedere bene i dettagli del tuo lavoro, oppure non vedi bene l’area di lavoro della macchina da cucire, la lampada con al lente di ingrandimento Brightech XL (o un’altra lampada simile) potrebbe esserti utile. Leggi la mia recensione sulla lampada Brightech qui.
Panno da stiro. Questo serve in ogni caso, che ci sia un sarto che ci abita o no. Questo panno protegge la stoffa dai danni provocati dal calore del ferro da stiro, e quindi evitando che la stoffa cambia di colore, che ci rimangono dei segni, o che si squagliano tessuti sintetici. È molto importante stirare la stoffa e le cuciture mentre si lavora per i risultati migliori.
Ci sono diversi tipi di panni da stiro, ma il mio preferito in assoluto è questo panno da stiro trasparente Dritz, perché si intravede sotto la stoffa, permettendoti di stirare nelle parti dove serve e di controllare che la stoffa non sia piegata (o che SIA piegata nel caso degli orli, ad esempio). Quella marca viene dagli Stati Uniti quindi costicchia qui in Italia, ma questo altro panno trasparente sembra ugualmente buono. E ovviamente serve anche un ferro da stiro buono con diverse impostazioni di calore e vapore.
Stabilizzatori ed adesivi. Ci sono tanti di questi prodotti per creare lavori più professionali, quindi menziono qui solo qualcuno che uso regolarmente. ADORO Heat N’Bond Lite, una tela termoadesiva su entrambi i lati, utilissima per fare le applicazioni.
Ci sono tre pesi di stabilizzatori e sono del tipo che si attaccano con il ferro (termoadesivi) o del tipo che si cuce direttamente. Servono a rendere la stoffa più stabile, quindi più rigida. Ho sempre dell’interfodera termoadesivo leggero come questo per quando devo rammendare i jeans, quella di peso medio per rafforzare colletti e altre cose che devono essere un po’ rigide, e quella pesante per cucire borse e altri oggetti che devono essere proprio rigidi.
Un altro fantastico prodotto è la tela strappo. Serve a dare temporaneamente più stabilità alla stoffa mentre la si cuce, dopodiché si strappa via. La uso molto quando cucio o faccio applicazioni sulla maglina.
Fray check. Ci sono diversi modi per evitare che i bordi tagliati della stoffa si sfilaccino, ad esempio chiuderli dentro le cuciture o tra strati, cucirli con il punto zig zag o la tagliacuci, oppure tagliarli con le forbici tagliacampioni (vedi la categoria sulle forbici sopra). Ma ogni tanto capita che nessuna tra queste tecniche è possibile o pratico. Quando c’è solo un po’ di bordo esposto, di puoi applicare un poco del liquido Fray check per far indurire le fibre e quindi non farle sfilacciarsi. L’effetto è similea quello quando si applica lo smalto trasparente sulle smagliature delle calze.
Disegnare e ricalcare i cartamodelli. Se cuci vestiti dai cartamodelli, dovrai prima o poi ricalcarli per evitare di tagliare l’originale oppure per aggiustare la taglia. La solita scelta è la cosìdetta Swedish tracing paper, che in realtà è una stoffa che assomiglia molto ad una carta. È abbastanza trasparente da poter intravedere le linee del cartamodello sotto, ma la puoi anche cucire per provare la taglia prima di tagliare la stoffa finale. Ma sarò onesta– non l’ho mai usato perché costa non poco. Uso invece questo rullo di carta per i lettini per medici da anni e per fortuna non finisce mai. Purtroppo costicchia anche questo per farlo arrivare in Italia, ma mi sa che è simile a questa altra carta, ma non posso dire di sicuro. Comunque, quella carta è decisamente non una stoffa, quindi non viene cucita o modellata come la stoffa, ma per me funziona benissimo.
Di solito basta ricalcare i cartamodelli a mano libera, ma se fai qualche modifica e disegni i cartamodelli, ti serve un curvilinee da sarto, che si chiama anche “curva francese”. Il grado di curva varia lunga il bordo in modo che puoi disegnare curvi stretti, medi o larghi.
Caspita, quanti prodotti, e questi sono solo la punta dell’iceberg! C’è qualche prodotto di cui non puoi proprio fare a meno? Raccontaci nei commenti qui sotto oppure scrivimi una mail a lisa@cucicucicoo.com, così potrò provarlo anch’io prima di aggiungerlo a questo elenco di accessori migliori per cucire! Ogni tanto aggiornerò questo post, quindi ricorda di salvare questa pagina oppure Pinnala qui!
Questo post sugli accessori migliori per cucire meglio fa parte della serie Cucicucicoo Consiglia. Clicca qui per sapere di più sulle attrezzature migliori per cucire!
grazie per tutti i tuoi preziosi consigli!!
baci e fusa
Paty
Sono contenta che ti siano utili! Fusa anche a te! 🙂
Bellissimo post e sempre molto utile, come tutto quello che pubblichi, grazie mille!
Un caro saluto e molti auguri a te e a tutti i tuoi cari.
Carmen
Tantissimi auguri anche a te, Carmen!
A proposito del rullo di carta per i lettini dei medici, ho scoperto che è in vendita presso la catena “Acqua e sapone” (non so se è la stessa marca), e costa sui 5/6 euro. Grazie per i preziosi suggerimenti!
Tiziana
Davvero? Questa sì che è una notizia interessante! Grazie per la dritta, Tiziana! Andrò sicuramente a vedere! 🙂