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Ieri mio figlio di 2 anni e 8 mesi ha iniziato la scuola materna publica. E due giorni prima mi ero ricordata all’improvviso che gli serviva uno zainetto per la scuola. Non mi andava di comprarne uno perché ne abbiamo già a migliaia (quasi) a casa, solo che sono TUTTI molto femminili. Di solito non mi dà fastidio vestire mio figlio in vestiti un po’ femminili (con qualche fiorellino o piega) e il suo colore preferito è anche rosa, ma queste borse erano un po’ eccesive per farmi sentire tranquilla mandandolo dove sarebbe inevitabile essere tormentato da persone meno aperte. Quindi ho proposto di usare la borsa meno femminile, uno unisex tranne il logo di “My Doll” sul davanti. Ho pensato di rimediare con una semplice applicazione con il nome di Nicky cucito sopra.
Solo che questo zainetto ha delle cinghie per allacciare una bambola o, come preferiscono i miei figli, un peluche. E a sorellona Sofia non è proprio piaciuta l’idea che sarebbe diventato lo zainetto del fratellino. Neanche un po’. Quindi ho deciso di fare qualcosa a cui pensavo dall’inverso scorso per un’altro progetto che non ho ancora fatto: aggiungere una taschetta di vinile trasparente in cui inserire un’etichetta con il nome. Così si potrebbe togliere il suo nome quando necessario e inserire quello di Sofia. Credetemi, ci ha voluto un bel po’ di trattativi per arrivare a questa soluzione.
Avevo già un po’ di vinile trasparente, il tipo usato di solito come tovaglia, simile al cerato. L’ho messo sopra il logo offensivo e ho tagliato un rettangolo con i forbici normali (non quelli per le stoffe!) Non avrei dovuto tagliarlo dove era piegato, ma quelle piege si vedono molto di più nelle foto che dal vivo.
Poi ho controllato che il rettangolo fosse abbastanza grande, ma non al punto di coprire lo strappo delle cinghie. Doveva anche permettere di vedere il logo sotto nel caso fosse desiderato (come parte dei trattativi). Perfetto!
Poi dobbiamo scegliere una materiale per finire i bordi della finestra. La cosa più semplice è di comprare un po’ di nastro in sbieco. Io pensavo di farmelo da sola quando mi sono ricordata di alcuni prodotti di merceria recuperata da mia nonna. Se vuoi fare questa tecnica su un tessuto con curve, serve assolutamente lo sbieco, ma con bordi diritti si può anche usare un nastro qualsiasi. Ma il colore migliore per il nostro zainetto che ho trovato fra le mie cose era questo nastro per rifinire gli orli di colore “marrone foca”.
Certo, lo so che non si usa normalmente questa roba come sbieco, ma ero deciso di usarla lo stesso. Dai, guardate il pacchetto. Era ancora chiuso dentro la plastica dal 1969 e all’epoca costava la somma enorme di 25 centesimi per 3 yards (2,7 metri).
Ok, torniamo al lavoro. Misura intorno ai bordi del tuo rettangolo e aggiungi altri 3 cm. Il mio misurava 9 x 5.5 cm, quindi 29 cm + 3 cm facevano 32 cm.
Ho tagliato un’estremità sfilacciata.
Se il tuo materiale ha super pieghe dopo aver passato gli ultimi 44 anni in un pacchetto, è meglio stirarlo. Il mio era al 100% rayon, quindi ho abbassato la temperatura, tolto il vapore e ho usato un panno da stirare sopra il tessuto per non farlo squagliare. Devi fare così per qualunque tessuto sintetico.
Con la stessa attenzione, piega sotto un’estremità per 1 cm o meno e stirala.
Se hai lo sbieco, non devi fare questa parte. Se il tuo tessuto è piatto, come il mio o qualunque nastro normale, bisogna piegarlo a metà per la lunghezza e stirarlo per far restare una bella piega. Se salti questo passo, avrai un sacco di problemi dopo.
Cuciamo! Posizionate l’estremità non piegata del tessuto a metà di uno dei lati lunghi del rettangolo. Dovrete mettere il vinile tra le due parti del tessuto, inserendo la plastica completamente dentro la piega.
Cucite il tessuto lungo tutto quel lato del rettangolo. Ho dovuto spostare l’ago verso destra. Fermate quando arrivate alla fine di quel lato del vinile e tagli i fili. Ho usato un filo di un colore contrastante sopra per far vedere meglio le cuciture. (Ma non ho aggiustato la tensione, oops!)
Gira il rettangolo di 90° e tira il tessuto verso il basso per coprire i bordi del prossimo lato corto, aggiustando il tessuto con le dita in modo di inserire bene la plastica in mezzo e per creare un bel angolo.
Continuate a cucire tutto quel lato corto, tagliate i fili e fate un’altro angolo. Continuate così fino ad arrivare all’ultimo angolo.
Questa volta bisogna accertare che l’estremità sia sempre piegata in basso per poter coprire la parte tagliata. Dovrà sovrapporsi all’altra estremità già cucita.
Una volta posizionato bene, cucite tutto quel lato di nuovo, tagliate i fili e la finestrella è pronta!
Posizionate la finestra sopra il logo con il lato sovrapposto verso il basso. Qui sivede che ho girato la finestra per tenere il colore corretto del filo verso l’esterno. Spillate ma solo dove c’è il tessuto per non lasciare fori molto visibili nel vinile. Quando è posizionato bene, cucite giù un lato corto, in basso, e su l’altro lato corto, lasciano aperto in alto. Cercate di cucire sopra le cuciture già fatte.
Potresti anche lasciarlo così, ma sapevo che i miei figli avrebbero perso l’etichetta dentro mille volte. Quindi ho preso un’altra cosa vintage di merceria, questa volta recuperata dalle cose della zia di mio marito: alcuni bottoncini a pressione piccolissimi antiruggine.
E ne ho cucito uno al centro del lato aperto.
Ora si taglia un rettangolo da carta abbastanza doppia. La dimensione dipenderà della distanza fra le cuciture e il bordo del vinile. Nel mio caso era circa 1 cm più corto del rettangolo in entrambi le direzioni.
Ma mettetelo a posto per controllare che vada bene e aggiustatelo se necessario.
Poi mettetvi a lavoro con quelle etichette! Ho usato i pennarelli indelebili Sharpie per fare la sagoma delle lettere (facendo diversi errori) e Sofia si è offerta a decorarle. Ha usato le etichette sbagliate per fare delle prove.
Ed ecco il risultato. Siccome l’inchiostro passa dall’altra parte della carta, abbiamo usato due pezzi della stessa dimensione e li abbiamo incollati insieme sui retri. Così si sono fatti anche più rigidi, rendendoli più semplici da inserire.
Perfetto! Così non avremmo dovuto preoccuparsi che le maestre di Nicky potessero scarabocchiare il suo nome gigante sul davanti dello zainetto con la penna (o peggio) il primo giorno di scuola, come hanno fatto le maeste di Sofia il suo primo giorno di scuola materna.
E ora entrambi i bimbi possono essere soddisfatti di avere il suo nome!
Nicky era così felice dello zainetto che rifiutava di toglierlo quando è arrivato a scuola! È sempre una bella sensazione quando riesco a trovare (e realizzare) una soluzione con quello che abbiamo, accontentando tutti!
Ottima idea e bel tutorial, bravissima!
Grazie Carmen! Come ho scritto prima, ho intenzione di usare questa tecnica per un’altro progetto che verrò nei prossimi mesi!
ti è venuto proprio bene….e allora buona scuola al tuo grande uomo!!! 😀
Grazie Lo! Mi sembra incredibile che il mio piccolino ha iniziato la scuola materna!
Bravissima! è tutto molto ben spiegato, ma mi sembra comunque abbastanza difficile per chi non è molto pratico come me. In particolare mi chiedo: ma poi per cucire la targhetta sullo zainetto hai usato di nuovo la macchina, o l’hai fatto a mano?
La targhetta di carta non si cuce, si inserisce. La finestrella si cuce con la macchina sempre, ma se è più comodo per com’è fatta la borsa, si può sempre fare anche a mano. Spesso queste cose sembrano molto più complicate il più si spiega in dettaglio! Non è tanto complicato, ma si deve fare un po’ di attenzione cucendo la stoffa intorno agli angoli della plastica.
Ciao Lisa! Grazie per l’utilissimo tutorial!
Se passi per il mio blog c’è una cosina per te!
http://suonatricedicarillon.blogspot.it/2013/09/frammenti-e-considerazioni-sulleco.html
Grazie, Serena, l’ho visto! Sei gentilissima! Poi se realizzi qualcosa con questo tutorial, fammelo sapere! 🙂
Ottima idea x salvare… capra e cavoli!!!!
Elisabetta @ crearexresistere.blogspot.it
Hai ragione, Elisabetta, e vedrai fra un mesetto un’altro progetto che usa questa tecnica!
bellissima anche questa idea! non finisco mai di imparare da te…adesso ho capito come fare ad
attaccare il tessuto quanto non è uno sbieco…senza fare troppa fatica..BASTA STIRARLO!
ma io non ci avevo proprio pensato!!!! grazieeeeeeeeeeeeeeee
Ste
Haha! Sono contenta che ti è servito il tutorial! Non mi piace proprio stirare e lo evito il più possibile, ma a volte devo confessare che rende la vita molto più semplice! Un abbraccio!