Polverine in cucina

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ho sequestrato il trita-tutto di mio suocero e lo sto usando per un sacco di cose in cucina! iniziamo con quello che faccio già da qualche anno (imparato da mio suocero): il peperoncino in polvere.

ogni tanto qualcuno ci dà dei peperoncini o in forma di cornetto rosso o in forma di piantina. e ogni tanto li compro. purtroppo danno fastidio a mio marito, quindi non posso cucinare usandoli. ma posso sempre aggiungere un po’ di polverina al mio piatto.

come fare? prima far seccare *molto* bene i peperoncini. se non sono perfettamente secchi, non si fa una polverina e non si mantiene bene. se non sono ben secchi, si possono mettere in forno un pochino. se i miei non sono prontissimi, a volte li metto nel forno dopo averlo spento finita la cottura di qualcosa per non sprecare corrente. si fanno a pezzi che si mettono nel tritatutto. *molto importante!* se il coperchio del tuo tritatutto ha dei fori come nella foto sopra, vorrai coprire quei fori con un pezzo di cartone o qualcosa del genere. ve lo posso promettere che se vola fuori anche solo un pochino pochino di polverina, andrà negli occhi e brucerà come… sai come cosa! oh, e non mettere la faccia sopra l’apparecchio dopo aver tolto il coperchio perché se inspiri un pochino di quel polvere nell’aria, ti verrà una tosse bruciante e molto dolorosa. fidati di me, lo so da esperienza personale.

(sì, sono due tritatutto nelle foto. quello nella prima foto dopo si è verificato diffettoso, quindi ho finito con l’altro.)

trita, trita, trita per bene…

…e metti la polverina in un barattolino. quando ti serve, basta prelevarne un pochino con la punta di un coltello e aggiungere al piatto. (non cercare di farla cadere direttamente dal barattolino perché lo sai benissimo che finirai in ospedale dopo aver mangiato mezzo barattolino che ne sarà caduto fuori tutto in una volta! o nel caso migliore, dovrai buttare il contenuto del piatto.)

bene, ora polverina numero due! ho visto questa idea sia qui che nel libro vivere in 5 con 5 euro al giorno di stefania rossini (un libro fantastico di cui parlerò prestissimo)… la polverina di agrumi (quella di arancia nella foto sopra).

siamo di nuovo nella stagione di quantità pazzesche di agrumi qui in sud italia, e abbiamo la fortuna di averne un sacco non-trattati. normalmente uso le bucce per fare liquori, tipo l’arancello o il limoncello, ma ne abbiamo già tantissimi! quindi ho deciso di usare le bucce in un modo nuovo per me. ed è semplicissimo! per prima lava e asciuga bene l’esterno dei frutti e poi togli le bucce con il pelapatate, cercando di prendere meno bianco possibile.

si possono seccare nel forno, ma ho preferito farli asciugare in delle ciottole sopra i termosifoni caldi.

facendo così, si seccavano benissimo entro 3 giorni circa.

a questo punto metti le bucce ben secche nel tritatutto, si trita molto bene e si mette la polverina in dei barattolini. ma prima di trasferirla, è assolutamente necessario odorarla per diversi minuti e metterla ancora nel tritatutto sotto il naso di chiunque si trova nella vicinanza. se hai usato della frutta fresca, non puoi immaginare che profumo intenso e meraviglioso fa questa polverina!

avete visto che belli?! quello più scuro è di mandarino, che è troppo amaro per i miei gusti e non farò più. l’arancia è quello di color arancione normale ed è bello e profumato, ma quello che sconvolge tutti è quello più chiaro fatto di bucce di pompelmo. ha un profumo e sapore più dolce degli altri due. ci vuole poco della polverina per dare questo profumo alle pietanze (non esaggerare perché con troppa diventa amaro), ad esempio pesce, carne, dolci, formaggi. o si può mescolare al sale fino (o ancora meglio, mettere il sale fino insieme alla polverina nel tritatutto) per fare dei sali aromatizzati.

in passato ho anche fatto molte marmellate (di arance e limoni e di limoni e zenzero) con gli agrumi, ma questo anno stiamo divorando i mandarini e le arance, facendo tante spremute, e io ho curato una tosse brutta e mal di gola facendo infusioni di limoni con il miele di manuka active, un miele proveniente dalla nuova zelanda con proprietà antibatteriche e terapeutiche. che rimedio piacevole!

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