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a natale ho regalato una poltrona ikea a mio marito. stava per schiacciare la scatola di cartone gigante in cui stava per mettere fuori con la carta da riciclare, ma l’ho fermato. non è una cosa di tutti i giorni avere uno scatolone così grande e bisognava assolutamente usarelo per qualche progetto. per giocare, abbiamo messo dentro nostra figlia, e mi è venuta in mente l’idea di farne una casettina.
ho messo la scatola sul fianco e ho aperto le ali che normalmente si chiudono sopra. c’era un pezzo grande quanto la base del cartone in più, quindi l’ho attaccato con lo scotch trasparente per i pacchi su tre delle ali. la quarta ala è diventata la porta. con l’aiuto di mia figlia e suo cugino, abbiamo progettato dove dovevano andare le finestre e di quale forma dovevano essere. le ho tagliate io con un taglierino.
era troppo difficile aprire e chiudere la porta da dentro, quindi ho tracciato la forma del tubo della carta igienica, l’ho tagliata con il taglierino, abbiamo inserito il tubo e fissato con un sacco di colla.
il cugino di sofia ha pensato che una casa di tale bellezza avrebbe bisogno di un camino. quindi ho preso i quadrati tagliati dalle finestre e li ho attaccati insieme con lo scotch. l’ho posato dove mi sembrava giusto sul tetto e ho tracciato l’interno del quadrato. l’ho tagliato e ho fissato il camino con lo scotch all’interno.
e infatti, il piccolo aveva proprio ragione. che bella luce che dà il camino all’interno della casetta!
i bimbi si sono messi all’opera ad abbellire la casetta e farla proprio loro. c’è la targhetta con i loro nomi. il campanello. avvisi vietando l’ingresso al gatto (che non resisteva a grattare il pavimento della casa). i quadri appessi alle pareti. tanti disegni e timbri fatti direttamente sull’esterno.
questo progetto mi è piaciuto, e mi piace ancora, tantissimo. non solo perché i bimbi avevano una cosa nuova con cui giocare e loro, e tutti gli altri bimbi che vengono a casa nostra, ci giocano ora dopo ora, riempendolo di bambole, giocattoli, arredamento, cibo ecc. nascondendo ci dentro. organizzando feste di compleanno dei pupazzi dentro. non solo perché hanno partecipato in modo molto attivo nella sua costruzione, usando la loro creatività e risolvendo diversi problemi. non solo perché hanno imparato la soddisfazione di creare una cosa da “niente”. non solo perché ci siamo divertiti un sacco senza spendere un soldo.
uno dei motivi per cui mi è piaciuto tanto questo progetto è perché anch’io ho imparato qualcosa di molto importante. vedete, essendomi cresciuta senza molti soldi, ho sempre invidiato le persone che potevano permettersi delle cose che non avevo mai. ora non siamo pieni di soldi, ma stiamo bene. ma è difficile cambiare i vecchi abitudini, e ogni troppo spesso mi punge l’invidia per quello che hanno gli altri. una di queste cose che desideravo anch’io recentemente è una casetta di gioco fatto in legno, dipinta e arreddata nella casa di una amica mia. quindi, facendo questa casetta, immaginavo di prendere il controllo del progetto io, cioè tagliando fuori i bimbi, dipingendola e rendendola “perfetta” in modo di sentire la soddisfazione di fare concorrenza (inconsciamente) alla mia amica.
quando mio nipote si è messo ad incollare i quadri sulle pareti, ho avuto un momento di esitazione. poi ho pensato ad alta voce, “va be’, poi un altro giorno li possiamo staccare per dipingerla e farla proprio bella.” mio nipote mi ha guardato negli occhi e mi ha detto con una vocina piccola piccola, “ma, è già bellissima così…” e all’improvviso, mi sono resa conto che aveva perfettamente ragione questo bimbo di 7 anni. questa casa era la cosa più bella mai creato, perché l’abbiamo creata noi da soli insieme, con tanta creatività e tanto amore, e ci siamo divertiti un mondo. che potrebbe esistere di più bello?!